Il Calcio Storico in Santa Croce
La finale si svolge sempre
il 24 giugno- Patrono di Firenze
San Giovanni
Secondo antiche
testimonianze "il gioco del calcio" è nato sulla riva dell'arno e, soltanto dopo secoli, è trasmigrato su quella del Tamigi, dove mutato il nome in
Foot-
ball, gioco della palla a piede, ed affinate le regole, ha conseguito la fama , oggi,
universalmente riconosciuta.
Il calcio Fiorentino non fu altro che uno dei tanti modi per allietare la gioventù. La
competizione aveva carattere virile ed aspro: zuffe, lotte serrate e continui corpo a corpo per il possesso della palla temperavano lo spirito e
sviluppavano il fisico dei giocatori. Il calcio veniva praticato a Firenze
quotidianamente in maniera
estemporanea. giocavano a calcio i giovani del popolo , gli adulti durante le soste di lavoro o in occasione di feste rionali, ed anche i nobili disputavano partite organizzate.
Ogni anno nel mese di giugno per san Giovanni battista, patrono della città, viene organizzata una
rievocazione del gioco , nato a Firenze ed intimamente legato con la storia e la cultura della città.
Il corteo multicolore è composto da 550 figuranti , con le livree dei calcianti, le
cinquecentesche divise dei nobili fiorentini, scelti fra i discendenti delle famiglie storiche cittadine, e dei fanti, con le armi e le bandiere dell'epoca, ci riporta come per incanto, nell'atmosfera del
Rinascimento.
Tutto è come allora. costumi, armi, armature , insegne , musiche e comandi. Quando la partita ha inizi, subito i 54 calcianti accesi di spirito di squadra, intrecciano trame di fitti passaggi, prese aeree del pallone, zuffe, plateali placcaggi e mischie, dando vita ad un gioco vivo e serrato.
Ad ogni"caccia" (goal) segnato, lo sparo delle colubrine sancisce il punto e solo allora , si inverte il campo. I giocatori della squadra che ha marcato, avanzano con il sorriso e la bandiera del proprio Quartiere spiegata al vento, i vinti con la faccia seria e l'insegna bassa ed avviluppata all'asta.
Alla fine, dopo cinquanta minuti, la formazione vincente riceve in premio una bianca vitella, ritirata dai calcianti. Nessun premio in soldi è corrisposto ai calcianti . non c'è niente di mercenario in queste battaglie combattute solo per far vincere il colore del proprio quartiere.
Unico compenso è la vitella , o meglio, un quantitativo di "bistecche" ad essa equivalente.
Dopo la consegna dell'ambito premio, il corteo ricompone lo schieramento iniziale: gli squilli di tromba ed il rullare dei tamburi si dissolvono cadenzando il rutilante gioco dei vessilli, magistralmente giostrati dai Bandierai degli Uffizi.
Questo è il Calcio Storico Fiorentino che vive e si svolge nell'agonismo di quartiere e con fiorentinissimo spirito.
Valdirose